Omaggio a Gino Bartali

Data di pubblicazione:
23 Settembre 2021
Omaggio a Gino Bartali

Era il 18 ottobre del 1953.
Le cronache dell'epoca raccontano di una precedenza non rispettata e uno scontro all'incrocio fra Cantù e Cermenate.
La 1100 guidata da un uomo di Legnano finisce contro una Lancia Aurelia. A bordo, come passeggero, Gino Bartali, che si trova sulla Milano-Como in direzione Lugano. 
Nella città svizzera il campione toscano è atteso al Gran Premio Vanini a cronometro.
Per lo scontro, l'Aurelia finisce in testa-coda e Bartali viene sbalzato sull'asfalto. 
Il ciclista viene prima portato all'ospedale di Cantù e poi a Milano al San Camillo. 
Due vertebre fratturate, escoriazioni ed ematomi per Bartali, dice il primo referto. Nei giorni successivi il corridore verrà poi sottoposto a un'operazione per una sospetta emorragia intestinale.
Un incidente che di fatto chiude la carriera ad alti livelli di Gino Bartali, il quale, l'anno dopo, al termine di una stagione senza vittorie, deciderà poi di ritirarsi.
L'ultima corsa il 28 dicembre 1954 a Città di Castello.

Fonte: Paolo Alberati, "Gino Bartali-Mille diavoli in corpo”, Firenze, Giunti Editore, 2010.

Archivio Luce - Incidente stradale sulla Milano-Como - G. Bartali - 1953

Il 9 ottobre 2021, nel luogo in cui si verificò l'incidente, viene inaugurato un monumento che l'Amministrazione comunale e la cittadinanza di Cermenate dedicano a Gino Bartali, campione del ciclismo, “Giusto tra le Nazioni", figura indimenticabile della storia italiana del Novecento.

 

"Il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all'anima, non alla giacca".

 Gino Bartali

Ultimo aggiornamento

Giovedi 25 Novembre 2021